La Dopamina è una catecolamina sintetizzata nel nostro organismo e deriva dalla trasformazione enzimatica di precursori, quali la tirosina, un amminoacido non essenziale, e che quindi dobbiamo introdurre con la dieta. Tutti i processi enzimatici sono particolarmente cruciali e delicati per il nostro buon funzionamento e richiedono che tutte le componenti necessarie siano presenti.
Ecco perché la carenza di qualsiasi amminoacido precursore o di qualsiasi cofattore nella catena di produzione, in questo caso catecolaminergica, può compromettere la sintesi di tutti e tre i neurotrasmettitori coinvolti: adrenalina, noradrenalina e dopamina.
Sia la tirosina idrossilasi, l'enzima che produce L-DOPA dalla L-tirosina, che la fenilalanina idrossilasi, l'enzima che produce L-tirosina da L-fenilalanina, richiedono tetraidrobiopterina come coenzima. Quest’ultima è sintetizzata dal GTP attraverso una via dipendente dal NADPH come cofattore.
La vitamina B3, ovvero la niacinammide, è un precursore del NADPH e può quindi sostenere indirettamente l'attività di entrambi gli enzimi sopra citati nel percorso che porta alla sintesi della dopamina.
Anche la vitamina C è impiegata come cofattore nella conversione della dopamina in noradrenalina.
Infine anche la tirosina può essere "integrata" al fine di aiutare la biosintesi di Dopamina assumendo una dieta ricca di soia, pollo, tacchino, pesce, arachidi, mandorle, avocado, banane, latte, formaggio, yogurt, ricotta, semi di zucca e semi di sesamo.
Purtroppo le diete vegane che quindi escludono in toto l’assunzione di carne sono chiaramente più suscettibili di carenze e richiedono un’integrazione supplementare.
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